venerdì 12 giugno 2015

18° tappa: LUARCA - NAVIA - LA CARIDAD - TAPIA DE CASARIEGO (km. 41)

All'albergue privato "La Villa" di Luarca ho trascorso una notte tranquilla. Non eravamo molti pellegrini e questo ha aiutato a fraternizzare volentieri e serenamente un po' con tutti.
Nella tappa odierna non ci sono particolari dislivelli anche se la distanza che mi sono proposto di percorrere è consistente. La giornata si preannuncia calda. La guida scrive che si cammina prevalentemente su asfalto, zigzagando attorno alla carretera N-634 e senza mai toccare il mare. Ancora una volta vedendo il poco traffico sulla carretera nacional decido si camminare su questa.
Esco da Luarca salendo fino alla sommità del paese dalla quale si può godere  una splendida vista sulla cittadina e sul golfo. Mi precedono alcuni pellegrini spagnoli che hanno iniziato il loro cammino da Luarca.

L'ermita de la Virgen Blanca sul promontorio di Atalaya.

L'ermita con il caratteristico cimitero.
Uscito da Luarca cammino tra pascoli e campi, incontrando una serie di piccolissimi borghi.
Lungo il cammino mi imbatto nelle rovine di una chiesa altomedioevale dedicata a Santiago.
La chiesa del paese di Villuir: da qui proseguo sulla poco trafficata carretera N-634. Più in alto si vede l'autostrada A8 finalmente ultimata.

Lungo la carretera non incontro veri e propri paese ma case sparse.
Nei pressi di Otur fa bella mostra nel giardino di un hotel questa imbarcazione a testimonianza della vicinanza del mare che però da qui non riesco a vedere.
Oltrepassato il paese di Otur nei pressi di El Relion il cammino mi porta a salire in prossimità della nuova autostrada per superare un colle. Fatti due conti mi convenire restare sulla carretera N.634.
Dalla sommità del colle sopra El Relion si intravvede in lontananza il mare.
La discesa dal colle avviene su una strada sterrata servita per la costruzione dell'autostrada e poi attraverso una sono boscosa.

L'unico pregio di questa deviazione dalla carretera è il bel panorama che si estende fino al mare.
Mi ritrovo sulla carretera N-643 in località El Bao...
…e transito questa volta ai piedi dei grandi viadotti dell'autostrada.
Abbandono nuovamente la carretera per salire sul versante opposto della valletta e giungo a Casa Carmina: una casa di campagna con un'area di sosta a disposizione dei pellegrini.
Ecco la bella fonte di Casa Carmina e tanti segni e testimonianze del cammino.
I viadotti dell'autostrada da Casa Carmina.
Un ricordo dell'anno giubilare giacobeo, ossia dell'anno in cui la festa di san Giacomo, che ricorre il 25 luglio, cade di domenica. L'ultimo è stato nel 2010. I prossimi saranno nel 2021 e 2027.
Nei pressi di Villapedre ritorno sulla carretera national che non abbandono più fino a Navia.

Passo poco lontano dalla chiesa di San Salvador di Pinera.
Eccomi oramai nei pressi della cittadina di Navia.
Scendo verso il centro di Navia in cerca di una tienda per acquistare qualcosa per il pranzo. Qui il palazzo dell'Ajuntamento.
Dopo aver mangiato e riposato mi metto nuovamente in cammino attraversando il ponte sul Rio Navia in direzione di El Spin. 
Dall'alto del ponte si può vedere il piccolo porto e la foce verso il mare.

Subito dopo il ponte il cammino prosegue in salita per superare la depressione del fiume su strade secondarie in direzione del paese di Jarrio. Il cammino ritrova la campagna, con case sparse. A Jarrio mi ritrovo ancora sulla carretera N-634.
Camminando sulla carretera incontro il paese di Cartavio. Qui la chiesa parrocchiale.
La chiesa di Cartavio.

Eccomi nei pressi del paese di La Caridad.

Mi fermo nei pressi della vecchia e nuova chiesa parrocchiale di La Caridad per rifocillarmi. 
Uscendo dal paese di La Caridad il cammino mi fa scendere e risalire in un avvallamento boscoso. Attraverso alcuni fertili pascoli abitati da bei cavalli.

Sul cammino vedo diverse grandi croci di Santiago in cemento o in legno di colore rosso messe nell'anno giacobeo 1993.

Nei pressi del borgo di San Pelayo e della sua ermita incrocio nuovamente la carretera N-634. 
In località Porcia un antico ponte mi fa entrare nel concejo di Tapia de Casariego. La zona che attraverso è verdeggiante e poco abitata.
La chiesa di San Salvador di Salave.
Dopo il paese di Salave sono in aperta campagna e finalmente si può vedere il mare verso il quale mi sto avvicinando.
"Vacas si; Oro no". Questa grande scritta sul muro di una stalla è una espressione di protesta degli abitanti del luogo contro l'apertura di nuove miniere di oro.
Il cammino prosegue in mezzo alla campagna. Il mare non è lontano. Anche Tapia con l'alto campanile della chiesa di San Esteban inizia a vedersi all'orizzonte davanti a me.



Eccomi alle porte di Tapia de Casariego.
Quando arrivo al parador che si affaccia su playa Mexota purtroppo stanno lavorando con mezzi meccanici sulla spiaggia e l'acqua è torbida di fango e sabbia.

Nonostante il colore dell'acqua la piccola baia Mexota alle porte di Tapia è incantevole.



L'albergue municipale di Tapia quanto a pulizia e ordine non è ben tenuto. In compenso è situato a picco sulla costa rocciosa sopra la baia. Senz'altro per la  sua posizione è il più bel albergue del cammino.
La sera partecipo alla S. Messa nella chiesa parrocchiale di San Esteban. Poi con un pellegrino tedesco mi concedo un'abbondante cena a base di formaggi locali e sidro.
Al termine del giorno o km percorsi sono quasi 41, per un dislivello di m. 730.

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